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Risparmiare corrente con la domotica di Home Assistant

| Marco Galassi | Blog

Risparmiare corrente, e quindi soldi, non è mai stato un argomento così importante come ora, momento storico in cui l'energia elettrica è ai massimi storici e ogni Watt deve essere usato al meglio. Per questo monitorare i consumi e chiudere laddove non necessario è più importante che mai.

Risparmiare e ammodernare la casa

Con questo spirito molte persone mi chiedono come possono fare per rendere moderna la casa e allo stesso tempo risparmiare. Le due cose non sono per forza in contrasto ma è chiaro che per reimpostare le cose in un altro modo occorre attrezzarsi e questo non è gratis. A ciò si aggiunge la testa pensante che deve ragionare sui problemi e pianificare le soluzioni, gli aggeggi che servono per implementarle e poi programmarle. Tipicamente c'è da installare qualcosa e in questo un elettricista è spesso di aiuto per mettere le mani nei posti più pericolosi. Fatto questo si programma ciò che serve e da pannello si "inventa". Complicato? Si, ma meno di quel che sembra grazie ad Home Assistant.

Quando rendere smart la casa?

Il momento ideale è sempre, ottimizzare i consumi non ha un momento ideale di inizio, ma indubbiamente è una cosa da fare a qualsiasi costo nel momento in cui si ristruttura una casa. Ad esempio prevedere in quel momento scatole elettriche almeno 507 (che possono ospitare fino a 7 frutti) o prevedere un quadro elettrico con almeno 4 moduli liberi pro futuro è il minimo sindacale da fare. E lo dico tra gli scatoloni di casa mia che è in ristrutturazione proprio in questi giorni. La differenza di prezzo è quasi inesistente, si tratta solo di prevedere un formato o un altro.

Connessione WiFi mesh in casa

Wi-Fi Mesh Eero pro

Un elemento che è fondamentale per avere una casa smart fai da te è una perfetta distribuzione del WiFi in qualsiasi punto della casa, da dentro il muro al balcone più lontano. Se la connessione non è perfetta e impeccabile, beh, qualcosa andrà storto in futuro quindi un WiFi Mesh è veramente importante. Un prodotto che ho provato per anni di persona è Eero Pro, azienda del gruppo amazon che fa prodotti semplicissimi da usare ma con tutte le funzionalità amate dagli smanettoni.

Ogni dispositivo della smart home dovrà avere un indirizzo sulla rete fisso così che non cambi ad ogni riavvio e possa essere raggiunto sempre allo stesso indirizzo. Dall'app di Eero si fa con due click nelle impostazioni, in altri router è ben più complesso e spesso è da fare sul dispositivo stesso che non sempre lo consente.

Home Assistant

Raspberry Pi 4Per controllare la casa e inventare le automazioni serve un software (tranquilli, è gratis) che deve essere installato da qualche parte. Io solitamente suggerisco di comprare un piccolo Raspbarry Pi 4 da lasciare in un angolo della casa, sempre acceso, e da li coordinare tutto. In altri contesti aziendali a volte si opta per macchine virtuali nel server che tipicamente c'è ed anche questa è una strada praticabile. Fuori logica invece l'uso del cloud dato che richiederebbe la connessione a internet e, in caso di down del fornitore la casa resterebbe incontrollabile, cosa che non avviene se il dispositivo è interno alla casa.

Trovato il dispositivo su cui installare il software si scarica e si installa Home Assistant (solitamente su una micro SD o meglio su un SSD) e si inserisce nel raspbarry, da li la prima configurazione del software che inizierà ad analizzare la rete e a trovare dispositivi compatibili per proporre di installare le relative integrazioni.

Una volta installato e configurato Home Assistant (youtube è pieno di video di come fare) occorre mettersi al lavoro per creare tutte le automazioni che si vogliono.

Controllo dei consumi

Controllar ei consumi è molto importante a mio avviso e si può fare in almeno 3 modi diversi che prevedono diversi livelli di impegno e di professionalità necessaria (o meno) da parte di chi li installa.

1. Prese smart

Presa smart MerossIl vantaggio è che sono alla portata di chiunque ma occupano una marea di spazio. Le più precise e affidabili sono quelle Meross che fanno il monitoraggio dei consumi (tutte tranne le ciabatte) e si può serenamente prendere un vecchio modello che magari costa anche meno visto che tutta la linea è compatibile.

2. Dispositivi nelle scatole elettriche

Shelly 1 PMUna alternativa più ordinata che consiglio a chi sta ristrutturando è dotare ogni scatola delle prese elettriche di casa di uno Shelly, piccolo dispositivo che si monta dietro il frutto e che consente di rilevare l'assorbimento, la tensione, il voltaggio, la temperatura e il consumo di corrente passando tutti questi dati non solo nella sua app ma anche ad Home Assistant consentendo quindi integrazioni tra dispositivi di marche completamente diverse.

Un buon prodotto per le esigenze di casa è lo Shelly 1 PM che fa le stesse cose di una presa smart ma da dentro la scatola elettrica lasciando ordinato l'ambiente.

3. Pinze amperometriche sul quadro elettrico

Shelly Em con 2 pinze amperometricheAltra strada è misurare il consumo di corrente direttamente dal cavo del quadro elettrico. Ci sono pinze amperometriche che si mettono attorno al cavo della fase (senza doverla smontare) e misurano la corrente che passa. Grazie al magnetismo viene conteggiato il numero di elettroni che passano e di conseguenza l'assorbimento e da li Watt, Amper, Volt e relativi consumi. Una soluzione ideale per chi non è interessato a gestire il singolo dispositivo ma solo a monitorare l'intera casa.

Per fare questo si possono usare gli Shelly EM con 1 o 2 pinze collegate che sono utilissime anche per misurare la produzione dei pannelli solari oltre che i consumi facendo così il bilancio energetico della casa.

Automazioni per risparmiare

Consumo energetico

Una volta che abbiamo sensori che ci danno delle informazioni e dispositivi controllabili possiamo fare tutte le automazioni che ci passano per la mente con Home Assistant. Ad esempio è possibile disattivare il boiler se tutti i membri della famiglia sono fuori casa per più di 6 ore, o leggere l'agenda e in base a questa organizzare il riscaldamento, oppure semplicemente disattivare dispositivi se nessuno occupa quella stanza e l'assorbimento complessivo della casa è superiore alla capacità del contatore.

Molte automazioni che ho creato sono legate ad esperienze personali in casa. A nessuno è mai capitato di accendere forno e ferro da stiro mentre c'era la lavatrice e il boiler accesa e trovarsi al buio? Ecco, ci vuole veramente poco a pianificare il comportamento delle prese della casa in situazioni in cui i consumi sono globalmente superiori alla capacità del contatore e far si che il distacco si eviti.

Caso pratico

1. Riscaldamento industriale

Storico fancoilUn recente caso pratico è l'ottimizzazione del riscaldamento industriale, in precedenza gestito h24 con motori esterni sempre accesi, oggi gestito con Home Assistant che, in base alla temperatura prevista esterna e reale interna, al giorno della settimana lavorativo o meno e all'uso della palazzina o meno, attiva o no fancoil interni alle stanze e motori esterni industriali (chiller). Con qualche centinaio di euro l'accensione è stata dimezzata con zero impatto per gli utenti finali che sono più contenti perchè così non gelano per colpa dei condizionatori la notte.

2. Appartamento B&B

Altro caso pratico è un appartamento in uso come B&B che necessita di spegnere le luci quando non c'è nessuno, spegnere i condizionatori e il boiler fino a che non arriva un ospite così da risparmiare sulla bolletta della corrente gestendo gli accessi senza chiavi e senza bisogno che l'ospite scarichi app o cose complesse.

3. Anti allagamento

Ulteriore caso pratico la prevenzione dell'allagamento di un garage sotto il livello del terreno in cui talvolta le pompe non bastano e si allaga, oggi monitorato con più sensori di livello che attivano pompe ausiliari e danno preallarme e allarme al proprietario per intervenire, anche con avvisi audio tramite i dispositivi Google Nest già presenti e luci di casa che lampeggiano per attirare l'attenzione.

Automazione allarme allagamento garage

Quanto costa rendere smart una casa?

La buona notizia è che ci sono sgravi fiscali al 65%. Alcuni lo chiamano "bonus domotica" altri "building automation" ma di fatto consente di detrarre oltre la metà del costo e questo rende tutto più interessante ma è anche vero che occorre anticipare l'intera cifra, aspetto che non rende accessibile a tutti il lavoro di ammodernamento.

Il costo dipende tanto da cosa si vuole ottenere ed è fondamentale che gli acquisti siano pianificati da qualcuno che sa già se i prodotti individuati sono compatibili con Home Assistant o se, non essendolo, bisognerà aggiungere il costo di altri dispositivi per il loro controllo. Ad esempio alcuni condizionatori Toshiba si gestiscono dopo un secondo senza spendere un euro, altri modelli o marche necessitano di costosi moduli aggiuntivi per cui pianificando bene gli acquisti si può risparmiare molto. Allo stesso modo esistono ecosistemi smart come quelli di Btcino o Vimar che consentono di monitorare consumi e gestire la casa dalla loro app (e costano parecchio di più delle classiche linee basic di queste marche) ma quando si tratta di gestire azioni tra dispositivi diversi (prima spegni il computer e poi disalimenta la presa, oppure quando esco alimenta la presa delle telecamere e arma l'antifurto, non riescono a interagire con dispositivi terzi mostrando tutti i limiti del loro ecosistema chiuso per il quale, prima o poi, si affiancherà home assistant per gestire tutto il resto con il risultato di una doppia spesa, forse evitabile se ben ragionata sin dalle origini.

Quindi in estrema sintesi chi ha intenzione di realizzare una casa connessa fatta bene deve mettere in conto qualche migliaio di euro sia per i dispositivi necessari sia per i professionisti, pochi(ssimi) dei quali ne capiscono qualcosa di questi temi proponendo troppo spesso prodotti che i loro fornitori gli propinano già pronti da installare come fossero mobili ikea con le istruzioni di montaggio a prova di scimmia.

Articolo di Marco Galassi


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