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Accessibilità nei siti ecommerce per le persone con disabilità: nuovi obblighi entro il 2025

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Nel 2025 l'ecommerce rappresenterà uno dei principali canali di vendita per molte aziende. Tuttavia, per essere conformi alle norme, dovranno essere implementate alcune importanti novità riguardanti l'accessibilità dei siti per le persone diversamente abili. 

Garantire l'accessibilità dei siti alle persone con disabilità

In primo luogo, sarà necessario garantire l'accessibilità dei siti web per le persone con disabilità visive. Ciò significa che ogni pagina dovrà essere progettata in modo da poter essere letta da un software di lettura per non vedenti, che tradurrà il testo in audio. Inoltre, le immagini dovranno essere descritte in modo dettagliato, in modo che il software possa fornire una descrizione audio della stessa.

In secondo luogo, sarà necessario garantire l'accessibilità per le persone con disabilità motorie. Ciò significa che il sito web dovrà essere progettato in modo che possa essere navigato utilizzando solo la tastiera, senza la necessità di un mouse. Inoltre, i pulsanti e le icone dovranno essere di dimensioni sufficienti per essere facilmente cliccati anche da chi ha difficoltà motorie.

In terzo luogo, sarà necessario garantire l'accessibilità per le persone con disabilità cognitive. Ciò significa che il sito web dovrà essere progettato in modo da essere facilmente comprensibile, con un linguaggio semplice e chiaro. Inoltre, dovranno essere evitate le animazioni e le immagini troppo complesse, che possono distrarre o confondere chi ha difficoltà cognitive.

Infine, sarà necessario garantire l'accessibilità per le persone con disabilità uditive. Ciò significa che il sito web dovrà essere dotato di sottotitoli per i video e di una descrizione audio per i contenuti audio. Inoltre, dovrà essere possibile aumentare il volume del sito web in modo da poter ascoltare i contenuti anche per chi ha difficoltà uditive.

E necessario adeguare il sito affinchè sia accessibile entro il 2025

In verità in Italia già esistono da tempo norme relative all'accessibilità degli strumenti informatici per i soggetti diversamente abili, e alludo alla Direttiva Europea 2016/2102 e la legge 4 del 9 gennaio 2004 che toccava però più la pubblica amministrazione che gli altri soggetti. Poi nel 2020 il DL 76/2020 ha aggiunto tra i destinatari della normativa anche i colossi con fatturato medio degli ultimi tre anni superiore a cinquecento milioni di euro che hanno avuto tempo fino a giugno 2022 per adeguarsi. Per tutti gli altri invece si fa riferimento alla direttiva UE 2019/882 che estende l'applicabilità della norma a tutti gli operatori economi entro giugno 2025.

È quindi fondamentale che gli ecommerce garantiscano l'accessibilità alle persone con disabilità entro il 2025, sia per garantire l'inclusione e l'uguaglianza di tutti i consumatori online, sia per garantire il rispetto delle norme vigenti in materia e non incorrere in sanzioni che possono arrivare fino al 5% del fatturato.

Cosa modificare per avere un sito accessibile

Alcune delle norme più importanti riguardano la struttura del sito web, la navigazione e l'interfaccia utente. I siti ecommerce devono essere progettati in modo compatibile con i lettori di schermo e altri dispositivi assistivi, come le tastiere virtuali. Inoltre, le immagini e i video devono essere descritti in modo dettagliato per consentire alle persone con disabilità visive di comprendere il contenuto.

La struttura del sito web deve essere chiara e intuitiva, organizzata in modo logico e coerente, con etichette chiare e comprensibili. Gli ecommerce devono garantire l'accessibilità anche attraverso la scelta dei colori e la dimensione del testo. Il testo deve essere sufficientemente grande e contrastante rispetto allo sfondo per consentire alle persone con disabilità visive di leggerlo facilmente.

Un webmaster professionista sa già che queste stesse regole sono già oggi fondamentali per una buona indicizzazione SEO nei risultati di ricerca e per una ottimale esperienza di navigazione dell'utente. Si potrebbe quindi dire che la legge abbia quindi formalizzato una serie di buone pratiche già ampiamente diffuse da decine di anni, che oggi diventano un requisito, anche normativo, richiesto a tutti i proprietari di siti web. Non ci sarebbe infatti sa sorprendersi se queste stesse regole diventassero a loro volta requisito per i motori di ricerca per un buon posizionamento essendo buone pratiche già oggi raccomandate.

Inclusione e accessibilità sul web

In sintesi, entro il 2025, gli ecommerce dovranno rispettare le norme sull'accessibilità per garantire l'inclusione e l'uguaglianza di tutti i consumatori online. Questo rappresenta un importante passo avanti nella creazione di un mondo più accessibile e inclusivo per tutti.


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